Programmazione
Stagione 2024 / 2025
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VENERDì 1 e SABATO 2 NOVEMBRE 24
ORE 20:30
IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE
Regia di Patricia Font. Genere: Biografico Durata : 105 min.
Un film con Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramón Agirre, Milo Taboada.
Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista.
Antoni Benaiges è un maestro delle scuole elementari di origini catalane a cui viene assegnata una pluriclasse a Bañuelos de Bureba (Burgos). I suoi metodi di insegnamento innovativi e il fatto di non nascondere il proprio ateismo gli alienano le simpatie del parroco e del sindaco ma non quelle degli alunni che lo sentono vicino alle loro speranze e ai loro sogni. Uno dei quali è quello di poter vedere il mare.
Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il ‘metodo naturale’ elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza. Freinet riteneva fondamentale l’utilizzo in classe della tipografia per favorire l’apprendimento della scrittura nell’ambito di una cooperazione degli allievi con il maestro e tra di loro. Ad uno spettatore odierno, abituato alla scrittura su computer, potranno sembrare metodologie preistoriche quelle che invece erano così innovative all’epoca da destare l’ostilità più bieca e cieca da parte della componente più retriva della società. Quasi tutti i quaderni stampati nella classe di Benaiges vennero bruciati pubblicamente perché realizzati nell’ambito di un processo di insegnamento considerato ‘sovversivo’.
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VENERDì 8 e SABATO 9 NOVEMBRE 24
ORE 20:30
CAMPO DI BATTAGLIA
Regia di Gianni Amelio. Genere : Drammatico Durata: 104 min
Un film Da vedere 2024 con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti
Gianni Amelio gira un film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra.
Stefano e Giulio sono amici da sempre, si sono laureati insieme in medicina, ma hanno diverse concezioni della professione, se applicate ad una situazione di guerra. Quella in cui si trovano coinvolti entrambi come ufficiali medici è il primo conflitto mondiale, e mentre Stefano ha come obiettivo quello di rimandare al fronte tutti i feriti al primo accenno di guarigione – soprattutto i “miserabili simulatori” che si sono procurati da soli il modo di evitare il combattimento – Giulio arriva a contagiare, mutilare e privare (magari temporaneamente) della vista o dell’udito quei soldati che vorrebbero solo tornare a casa. Fra i due ufficiali c’è Anna, ex compagna di università che non ha potuto laurearsi con la lode solo perché non potevano dare il massimo dei voti ad una donna, e dunque ha “preferito” diventare infermiera. Nonostante l’affetto per Stefano e Giulio, Anna si troverà a scegliere quale delle loro visioni della medicina e del mondo seguire, soprattutto quando l’epidemia di febbre spagnola arriverà a colpire l’esercito e il Paese.
Nessuno di questi due medici agisce per il proprio tornaconto, entrambi rivelano una genuina nobiltà d’animo che però segue percorsi opposti, ed entrambi agiscono in prima persona, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni. Di qui un conflitto non manicheo che restituisce complessità alla storia, al contrario dell’appiattimento mediatico avvenuto durante il Covid.
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VENERDì 15 e SABATO 16 NOVEMBRE 24
ORE 20:30
IL TEMPO CHE CI VUOLE
Regia di Francesca Comencini. Genere: Drammatico Durata : 110 min.
Un film con Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Anna Mangiocavallo, Luca Donini.
Un padre e sua figlia. Gli anni di piombo e la “generazione scomparsa”. Un film autobiografico che sa di vita e di cinema.
Un padre entra nel laboratorio di ceramica della figlia e la maestra gli consegna la statuetta di un cane. “L’ha fatto tutto la bambina?”, chiede il padre, sorpreso dalla qualità del manufatto. Quel padre è il regista Luigi Comencini, e in quel suo dubbio è contenuta l’insicurezza con cui sua figlia Francesca farà i conti per tutta la vita, nel confronto con un genitore gigantesco per talento, fama e personalità. Un genitore che per lei ha avuto tempo, ascolto e attenzione, come l’ha sempre avuto (anche nel suo cinema) per tutti i bambini, ma nel cui cono d’ombra Francesca si è mossa a disagio, sempre preoccupata di “essere in campo” al momento sbagliato, contemporaneamente visibile e invisibile ai propri occhi e a quelli di quel padre ingombrante e venerato.
Oggi la consapevolezza adulta, forse anche la propria esperienza genitoriale, le permettono di affrontare di petto quella figura paterna che ha adombrato e allo stesso tempo illuminato la sua vita, e nel farlo la regista e sceneggiatrice riesce a raccontare la bellezza e complessità del legame fra un padre e una figlia, ma anche il ruolo centrale che il cinema ha avuto per entrambi, e nell’immaginario di noi spettatori.
Il tempo che ci vuole è infatti attraversato dal cinema, non solo quello di Luigi e Francesca Comencini, ma anche quello di chi del cinema è stato pioniere, come Georges Méliès, e di chi l’ha saputo reinventare in Italia, come Roberto Rossellini.
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VENERDì 22 e SABATO 23 NOVEMBRE 24
ORE 20:30
L’INNOCENZA
Regia di Kore’eda Hirokazu. Genere Drammatico, – Giappone, 2023, Durata 126 minuti.
Un film con Sakura Andô, Eita, Soya Kurokawa, Hinata Hiiragi, Mitsuki Takahata
Un giovane ragazzo comincia ad assumere strani atteggiamenti. La madre comincia a pensare che sia colpa di un insegnante.
Preadolescente silenzioso e riservato, Minato ha perso il padre quando era piccolo e vive con la madre, impiegata in una stireria. Vittima a scuola di un professore eccessivamente severo, Minato è difeso dalla madre, la quale si scontra duramente con la preside dell’istituto. Eppure qualcosa non torna: Minato dice la verità o il suo professore è innocente? E se si sbagliasse anche quest’ultimo a considerare il suo alunno un bullo? Perché a guardar la storia da vari punti di vista la realtà cambia e il vero soggetto diventa l’amicizia nascosta tra Minato e un suo compagno di scuola, preso di mira perché effemminato…
Una storia, tre punti di vista, anzi no, quattro, e altrettante, forse ancora di più, posizioni da cui guardare la realtà: dalla prospettiva dei piedi di un bambino su cui il film si apre; dal balcone ai piani alti di un palazzo mentre un edificio vicino va a fuoco; dal sedile di un’auto mentre si parcheggia in retromarcia; dalle scale di una scuola; davanti a una persona a cui si sta chiedendo scusa con un inchino…
La frantumazione del racconto, diviso in tre momenti paralleli che corrispondono ai punti di vista di Saori, del professor Hori e di Minato, con la preside Makiko a fare da cerniera tra la seconda e la terza parte – apre alla tipica relatività del cinema di Koreeda, che da sempre, e in particolare in Still Walking, Like Father, Like Son e Un affare di famiglia, riflette sui ruoli familiari e sulle relazioni che nascono fuori da una cornice di affetti istituzionalizzata.
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VENERDì 29 e SABATO 30 NOVEMBRE 24
ORE 20:30
Joker – Folie À Deux
Regia di Todd Phillips. Genere : azione ,drammatico Durata: 138min.
Un film con Joaquin Phoenix, Lady GaGa, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Zazie Beetz.
Arthur Fleck è in carcere per aver commesso cinque omicidi (in realtà sei, ma di uno la polizia non è al corrente), fra cui quello più clamoroso in diretta tv nazionale, ed è in attesa del processo che deciderà della sua pena: la sua avvocatessa vuole chiedere per lui l’attenuante dell’infermità mentale che riconosca la personalità doppia Arthur/Joker, il viceprocuratore distrettuale Harvey Dent invece vuole la sua testa, invocando la pena di morte. I suoi carcerieri (e aguzzini) lo deridono e lo umiliano, ma uno di loro gli permette (a titolo di scherno) di entrare in un coro di internati di cui fa parte Lee, la giovane donna di cui Arthur si innamora all’istante, intravvedendo in lei la sua prima opportunità di essere realmente visto e accolto: ma Lee è innamorata di lui o del Joker?